Non basta fare la voce grossa, se serve solo a minacciare Whirlpool con la richiesta di restituire i finanziamenti ricevuti o, peggio, con la revoca degli ammortizzatori sociali oggi attivi in alcuni stabilimenti del gruppo. La prima minaccia, per quanto giusta, è di per sé assai debole, dato che parliamo di un onere modesto per
Interventi
Mezzogiorno disilluso dai 5 Stelle ma non si affidi alla provvidenza
Nel Mezzogiorno il risultato delle elezioni europee di domenica scorsa segue in parte le tendenze nazionali ma, al tempo stesso, appare più complesso e incerto. Sappiamo che dal voto nazionale sono venuti quattro segnali forti riguardo allo stato del Paese: il riflusso nell’astensionismo, rispetto alle politiche di un anno fa; la rovinosa caduta di consensi
Mezzogiorno vicino all’Europa, la posta in gioco nelle urne
Mezzogiorno vicino all’Europa, non solo Milano come nella canzone di Lucio Dalla: questa la partita che si gioca con il voto di oggi. Due i nemici da cui guardarsi per un Meridione che voglia essere protagonista della legislatura europea che sta per aprirsi: assistenzialismo e sovranismo. Il primo ripete invariato il copione con cui in
L’emergenza Xylella, territorio distrutto da inerzia e demagogia
E’ veramente singolare che, di fronte al dilagare della Xylella in Puglia, il ministro Centinaio abbia fatto di tutt’erba un fascio, accusando di indifferenza le istituzioni italiane senza distinzione, e abbia accusato l’Europa di aver consentito il diffondersi dell’infezione. Tanto più che nel decreto emergenze il ministro stesso ha meritevolmente disposto l’applicazione immediata delle misure
Per l’Europa diventa essenziale investire sul Mediterraneo
Difendersi dal Mediterraneo o investire sul Mediterraneo? Da questa scelta che l’Europa è chiamata a fare dopo le elezioni del 26 maggio dipende il futuro del Mezzogiorno: una Europa rattrappita sugli egoismi nazionali come vorrebbero i populisti sceglierebbe la prima opzione, una Unione che punti a un futuro comune per i suoi figli sceglierebbe la
Mezzogiorno e voto Europeo la partita decisiva del bilancio Ue
Ci sono molte buone ragioni per andare a votare il prossimo 26 maggio e alcune riguardano direttamente il Mezzogiorno. La prima, su cui mi soffermo oggi, è che il nuovo Parlamento europeo sarà chiamato ad affrontare una partita decisiva per il Sud, quella del voto sulla proposta avanzata giusto un anno fa dalla Commisione per
A Napoli sfila la Costituzione, quei principi che uniscono il Paese
E’ arrivata ieri da Napoli – pur ferita ancora una volta da una inaccettabile violenza criminale – la migliore risposta al triste spettacolo offerto in Ungheria dal Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, ritratto mentre visitava soddisfatto il reticolato anti-immigrati costruito lungo il confine con la Serbia: migliaia di persone in marcia sotto una pioggia battente
«Liberazione» e «primo maggio», due feste che parlano di meridione
25 aprile e 1 Maggio, due feste che parlano di dignità della persona e di dignità del lavoro. Due feste che sanno molto di Mezzogiorno.
Così la camorra uccide a scuola e manda in frantumi il tessuto sociale
L’agguato di martedì scorso davanti alla scuola di San Giovanni a Teduccio lascia dietro di sé la ferita aperta di un bambino che ha dovuto assistere, salvandosi per miracolo, a un omicidio spietato e quella di una comunità di genitori, alunni, insegnanti, cittadini colpiti nella sicurezza della propria vita quotidiana. E, aggiungendosi alla lunga serie
Decreto crescita, il governo si pente. Indietro tutta e poco Mezzogiorno
In attesa che all’interno del Governo maturino le “intese” sulle misure del decreto cosiddetto “crescita”, le prime bozze disponibili evidenziano una tardiva ma comunque benvenuta marcia indietro dell’esecutivo che, di fronte alla recessione che incombe sull’economia italiana, si è deciso finalmente a ripristinare alcuni degli strumenti varati dai Governi della passata legislatura. Si tratta però