Interventi
06 June 2021

“Con i voli tornerà la crescita” La svolta dal Giubileo del 2025

Il ministro dell’Economia Daniele Franco, nell’intervento di apertura del G20 ha sottolineato che “gli investimenti in infrastrutture sono centrali nella ripresa e per sostenere la crescita”. Gli aeroporti sono un settore strategico soprattutto per l’Italia vista la loro vocazione turistica e potrebbero fare da motore per la ripartenza. “E’ proprio in questa direzione che stiamo

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Il ministro dell’Economia Daniele Franco, nell’intervento di apertura del G20 ha sottolineato che “gli investimenti in infrastrutture sono centrali nella ripresa e per sostenere la crescita”. Gli aeroporti sono un settore strategico soprattutto per l’Italia vista la loro vocazione turistica e potrebbero fare da motore per la ripartenza. “E’ proprio in questa direzione che stiamo muovendoci, pur consapevoli che stiamo traversando una fase difficile per tutto il mondo dei trasporti a causa della pandemia, in particolare per il trasporto aereo con caduta di traffico molto pesante. Il 2020 ha chiuso con una perdita intorno al 75-80% rispetto al 2019” ha affermato Claudio De Vincenti, presidente di Aeroporti di Roma (Adr).

Come sta reagendo il settore?

Il 2021 ancora fatica a ripartire anche se qualche segnale per la stagione estiva si comincia a vedere. Il sistema aeroportuale italiano si è attrezzato. Come Aeroporti di Roma abbiamo fatto investimenti importanti anche nella messa in sicurezza sanitaria dell’aeroporto. E questo è stato avvertito dai passeggeri e riconosciuto a livello internazionale. Tutte le attività tra investimenti e riorganizzazione di Fiumicino e Ciampino mirano a preparare il rilancio del trasporto aereo in attesa che si riesca a uscire il più presto possibile da questa fase.

Quali sono gli obiettivi che in particolare Aeroporti di Roma si sta dando?

La linea che Adr si dà è quella di essere non solo parte attiva nella ripresa e nell’uscita dalla fase pandemica, ma di  essere protagonista dello sviluppo e della ripartenza generale del Paese. Rappresenta il più grande sistema aeroportuale italiano e il principale hub per il suo ruolo internazionale. Abbiamo delle responsabilità non solo verso la Capitale ma verso l’Italia intera. L’obiettivo di fondo è fare la nostra parte per sostenere la ripresa.

Quali sono i prossimi passi?

Abbiamo un traguardo davanti a noi che ci sollecita ulteriormente ma che sollecita anche tutto il sistema delle imprese italiane. Riguarda la scadenza del Giubileo del 2025. È una grande occasione per Roma e per tutta l’Italia. Lo abbiamo visto nel 2000. Gli effetti di quel Giubileo per l’afflusso di pellegrini e turisti, si sono prolungati nel tempo e su tutto il territorio. Abbiamo una grande responsabilità e stiamo già investendo robustamente in questa direzione. Abbiamo presentato all’Enac un nuovo piano di sviluppo per un aeroporto ancora più funzionale, confortevole  e ambientalmente sostenibile. Nel frattempo stiamo investendo sull’ampliamento del Terminal 1 e dei nuovi moli. Questo permetterà di avere una migliore gestione del traffico anche in vista del Giubileo. I lavori coniugano bellezza e funzionalità. È importante che la porta di ingresso di una città straordinaria come Roma sia a un tempo efficiente e bella da vedere. Ma non solo, altro aspetto importante nel piano di sviluppo è il collegamento con il sistema dei trasporti italiano”.

Di cosa si tratta?

Vogliamo essere parte integrante della rete dei trasporti e della logistica puntando sull’accessibilità sostenibile, sia su gomma che su ferro. Stiamo lavorando con Rfi, Anas e istituzioni per potenziare i collegamenti di Fiumicino su Roma ma anche di Fiumicino sull’alta velocità. Un esempio di intermodalità che si inserisce nella strategia del sistema integrato dei trasporti e della logistica su cui il governo sta lavorando. Noi siamo parte attiva di questo impegno per una modalità di trasporto coerente con la transizione verde, in linea con la strategia europea. Ci siamo dati l’obiettivo di ridurre a zero le emissioni di CO2 in aeroporto al 2030, con 20 anni di anticipo rispetto agli obiettivi della Ue. Per fare questo abbiamo progetti di investimento importanti su fotovoltaico, mezzi elettrici, efficienza energetica e ci siamo autovincolati con l’emissione prima di un green bond e poi di un sustainability linked bond a 10 anni: abbiamo condizionato l’emissione di titoli, il cui costo per Adr sarebbe più alto in termini di interessi se quegli obiettivi di sostenibilità non venissero raggiunti”.

Per investire e avere un ruolo da moltiplicatore di indotto socio-economico servono risorse…

Abbiamo accolto positivamente alcune misure di sostegno varate finora dal governo per gli aeroporti a compensazione parziale delle perdite. In questa fase, stiamo sostenendo i costi e garantendo i posti di lavoro, che è ciò che una grande azienda deve saper fare. E stiamo già investendo nella prospettiva di un piano di sviluppo interamente autofinanziato: per questo chiediamo alle istituzioni un quadro di regole certo e stabile, condizione essenziale per realizzare gli investimenti che servono al Paese”.

‌Intervista per il Corriere della Sera del 6 giugno 2020

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